
San Francesco a Montespluga: dal 2026 il 4 ottobre sarà festa nazionale
Una nuova ricorrenza civile e religiosa per onorare il patrono d’Italia: il legame storico con Montespluga è la cappella dedicata al Santo
Dal 2026 l’Italia avrà un giorno di festa in più: il 4 ottobre, dedicato a San Francesco d’Assisi, la data non è casuale: segnerà gli 800 anni dalla morte del santo 1226-2026. San Francesco, insieme a Santa Caterina da Siena, è patrono d’Italia e questa ricorrenza unirà spiritualità, storia e cultura
La chiesetta di San Francesco a Montespluga
Nel comune di Madesimo è Montespluga che vanta un legame particolare con il santo: nel 1825 gli austriaci, in onore dell’imperatore Francesco I, fecero erigere una chiesa dedicata a San Francesco d’Assisi. La costruzione si inseriva nel più ampio progetto della nuova carrozzabile dello Spluga e degli edifici doganali costruiti dagli austriaci. In stile neoclassico, la chiesa divenne cappellanìa di regio patronato nel 1832, al suo interno è custodita una preziosa pala d’altare, realizzata nel 1841 dal pittore boemo Johann Pock, che raffigura il Santo mentre riceve le stimmate.
La vita di San Francesco d’Assisi
Nato ad Assisi nel 1181, Francesco trascorse una giovinezza spensierata prima della sua conversione. Fondò l’Ordine dei Frati Minori, meglio conosciuti come Francescani, e ispirò la nascita di altri due rami: l’Ordine delle Sorelle Povere (le Clarisse, con Santa Chiara) e il Terz’Ordine Francescano, oggi chiamato Ordine Francescano Secolare. Nel 1224, sul Monte della Verna, ricevette le stimmate, evento ricordato sulla tela di Pock che si può ammirare nella chiesa a Montespluga. Poco dopo scrisse il celebre Cantico di Frate Sole, un inno poetico alla creazione, che lo ha reso simbolo di rispetto e amore per l’ambiente. Non a caso, nel 1979 fu proclamato patrono dei cultori di ecologia. Morì il 3 ottobre 1226 e fu canonizzato appena due anni dopo, nel 1228.
Al passo Spluga un messaggio universale di pace, fraternità e rispetto per la natura
Dal 2026, il 4 ottobre non sarà soltanto una data carica di significato religioso, ma anche un’occasione per riscoprire la figura di San Francesco e il suo messaggio universale di pace, fraternità e rispetto per la natura. Lungo la strada del Passo Spluga, uno degli storici passi di comunicazione tra l’Italia e l’Europa, dove si incontrano i camminatori della Via Spluga, ed i viaggiatori in auto, in bus, in moto, in camper, in bici.
La sosta ideale
La sosta ideale prima o dopo aver visitato Montespluga e la chiesa è La Capriata, bar ristorante e pizzeria dove assaggiare specialità della tradizione, e per approfondire la conoscenza di questo ed altri luoghi fermatevi al Muvis il Museo della Via Spluga e della Val San Giacomo.